Chiara Poli
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I primi quadri di Chiara Poli nascono da un’esperienza legata al colore. Inizialmente uno o due non a contrasto tranne il bianco ed il nero. Ma nel momento in cui l’artista vuole servirsi delle emozioni fa entrare tutta la tavolozza per esprimere anche quello che, a lungo, era stato celato. Nascono le tempere su tinte pastellate. La ricerca si sposta sui contenuti e si fa strada il desiderio di sentirsi realizzata. La risposta di affidare alla tela un’esperienza profonda, quasi mistica la scopriamo “Nell’abbandono la vita”. Il fruitore può cogliere le sembianze di un corpo ormai corroso dalla morte ma anche capire la divinità di quel corpo. Una testimonianza spirituale. Emblematici sono “I tre cappelli” opera venuta alla luce dall’oscurità dove si impongono tre forme su un tovagliato bianco ed una luna dorata sovrasta il buio della notte per indicare agli uomini la via del ritorno a casa dopo una giornata di lavoro. Ricordi di un tempo lontano. Luna elemento femminile all’interno di un mondo maschile. Dai lavori in cui viene usato solo il colore si passa all’impiego di materiali con acrilici molto densi che mettono in evidenza l’essenza della materia che l’inconscio ha già recepito. Un percorso che dai quadri figurativi approda alla fusione degli elementi pittorici. Le figure riemergono con nuove suggestioni dinamiche come nelle “Vele” piegate dal vento. Il supporto materico offre all’artista una maggiore profondità e l’opera diviene quasi tattile. Emozioni in movimento dove anche la sospensione risulta parte essenziale del movimento che si completa nell’immagine del Cristo che dall’alto della croce rivolge lo sguardo sulla disperazione di un’umanità smarrita. Entriamo nella sala dedicata alla natura dove veniamo accompagnati dallo sbocciare dei fiori lungo tracce rupestri che testimoniano il dono dell’amore: “Io sono donna”. L’esposizione si conclude con un omaggio a Venezia colta nel luminoso splendore delle dorature e nel buio del mistero. Un’arte quella di Chiara Poli che si realizza nell’idea, manifestazione vitale del pensiero. Una ricerca della purificazione che dissolve le ombre della fisicità. Pittura che rompe gli schemi delle composizioni dall’interno, inserendoli in una atmosfera che rivela un’esistenza dentro la tela. Meditazioni interiori di un accadimento. Gestualità catartica. Itinerari dell’animo. Prof. Giuseppe Raffaelli
Opere
Tre Cappelli acrilico su tela 50X40 cm |
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Nell’abbandono la Pace tecnica mista su tela 30X40 cm |
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titolo tecnica misure |