Stefano Furlani L’anima della materia
a cura del Prof. Giuseppe Raffaelli
inaugurazione martedì 21 luglio ore 19.00
orari: mercoledì 22, giovedì 23, venerdì 24 sabato 25
dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00
CASA DELLE ARTI
Corte San Francesco 10 – Cividale del Friuli
Sassi che racchiudono il mistero della vita che l’artista ha saputo far emergere servendosi di un dono della natura che ha conservato la propria origine ma ha acquisito un valore metaforico.
Prendono forma immagini filtrate dalla realtà e trasfigurate in funzione della loro carica di suggestione. Sculture il cui fascino è dovuto alle molteplici percezioni che accompagnano ogni creazione.
Stefano Furlani è riuscito a destare le forme che dormono nella materia e ci ha indicato come la staticità possa trasformarsi in dinamicità.
Composizioni di energie mentali. Un atto artistico sempre più interno a se stesso. L’intuizione si sposta sul versante dell’emotività e diviene forza evocativa, tensione nell’appropriarsi di uno spazio incontaminato.
La ricerca si realizza nell’idea e le opere oscillano tra materia ed astrazione.
Giuseppe Raffaelli
Manzano, Foledor Boschetti Della Torre, 23 – 24 – 25 – 26 luglio 2015
Presentazione venerdì 24 luglio ore 19.00
Oltre l’immagine
Percorsi di ricerca
Arte come ricerca è quella che si propongono gli artisti di Formae Mentis, nella convinzione di non
poter rinunciare a nuovi orientamenti ed a continue riflessioni sull’arte contemporanea. Questa
esposizione nasce dall’esigenza di riportare il pensiero dell’uomo a riflettere sul senso primario dell’arte
come accrescimento di coscienza. “Oltre l’immagine comunica la volontà di lanciare un sasso nello
stagno dell’indifferenza. Pitture, sculture, installazioni affrontano la difficoltà ed insieme la capacità di
superare il loro tempo e dimostrano come l’atto artistico miri a ricreare un continuo rapporto con la
realtà che lo circonda.
Un percorso di sottili corrispondenze, una convinzione assoluta nel processo creativo da parte di chi ha
capito la necessità di usare, per meglio vedere, gli occhi della mente.
Andare oltre l’immagine per costruire un progetto che conduca alla realizzazione di un’opera in sintonia
con il tempo e lo spazio che deve accoglierla, senza sforzarsi di trovarle improbabili connessioni con
artisti e movimenti storicizzati, per renderla fruibile.
Giuseppe Raffaelli