venerdì 28 ottobre alle ore 18,30
Casa delle Arti in Corte San Francesco ,10 a Cividale del Friuli nell’ambito dei Venerdì dell’Arte si inaugura la mostra
“Storie di Rocce e Di Nuvole”
dell’artista nostra socia FRANCA MORANDI.
L’intervento critico sarà del prof. Giuseppe Raffaelli.
Franca Morandi
Un’indagine interiore, un’analisi profonda alimentano la pittura di Franca Morandi che si configura
come archetipo della memoria. In questa esposizione trovano posto le manifestazioni più visibili del nostro pianeta, le montagne, che tanto hanno ispirato la letteratura romantica e l’estetica del sublime. Il rapporto dell’artista con la natura la conduce ad immergersi nel paesaggio per cogliere la scintilla di mistero che in esso si cela. L’interesse per l’aspetto fenomenico rende pregnante ogni visione. Costruzioni dominate da forze cinetiche nascoste nelle rughe della terra emergono nelle masse in equilibrio. Il corpo della materia è il corpo dello spettacolo. Nell’occhio che contempla scorre una geomanzia del quotidiano, un’epica purezza. Presenze che si perdono in un mondo incontaminato dove le rocce diventano nuvole e le montagne cattedrali del tempo. In epoche antiche
per alcuni popoli erano le dimore degli dei.
Ed ancor oggi l’ascesa, il silenzio, la solitudine delle cime hanno un significato mistico ed evocano l’infinito.
Le caverne e le grotte ci lasciano intravvedere un ventre oscuro dove i primi uomini celebravano i loro riti e tracciavano figure mentre più giù nel profondo, ribolle il magma infuocato.
Per raggiungere la vetta l’uomo sfida se stesso e gli elementi.
Le montagne sono il simbolo della grandiosità della natura di fronte alla quale l’essere umano si sente piccolo e solo.
Ci rammentano l’indifferenza al dramma della vita che nasce e muore e rimaniamo abbagliati dalla sublime bellezza del loro abbraccio.
Sono principio e fine di ogni naturale scenario.
Confini di nuvole a brandelli graffiati nella pietra.
Colori che si accendono e si smorzano nella luce dell’aurora o nel buio del tramonto.
Sulle montagne avvertiamo la commozione di sentirci buoni ed il sollievo di dimenticare le miserie terrene.
Siamo più vicini al cielo.
I portali di roccia, i mosaici di nubi e gli altari di neve ci conducono in un mondo magico dove il silenzio diviene musica.
Massicci montuosi dalle forti tonalità chiaroscurali e una luminosità che si perde oltre le leggi dell’ottica, assumono fascino e mistero.
Sono i paesaggi dell’anima.
Lungo il percorso espositivo veniamo guidati da diverse tecniche pittoriche: olio, pastello, matita acquarellata, smalto, china che mettono in risalto la bravura di Franca Morandi che ha affidato alla ricerca il suo personale cammino artistico.